Descrizione
In questo libro Angelo Naj Oleari ci racconta la preziosa lezione che possiamo apprendere dal mondo vegetale e dai continui disastri che abbiamo compiuto in agricoltura, soprattutto con la monocoltura.
Con lo scorrere delle pagine l’autore ripercorre la storia della sua alleanza con il mondo vegetale, le idee, le sfide e in particolare quella che culmina nella definizione di agricoltura selvatica.
A partire da questo concetto, a cui corrisponde un ben preciso protocollo di coltivazione, veniamo invitati a riconsiderare tutto il nostro sistema, non solo di produzione ma di vita in senso lato, e a stringere e rinsaldare
il rapporto con le piante in quello che l’autore chiama “spirito di solidarietà e partecipazione”.
Dobbiamo accettare l’evidenza della storia naturale: il nostro pianeta è dominato dalle piante, che lo abitano da miliardi di anni e non potranno mai essere assoggettate, tantomeno dalla forza costrittiva, arrogante e velleitaria dell’uomo.
Il tentativo di un’agricoltura industriale, con la scusa di procurare tanto cibo a basso costo, è miseramente fallito. Ne ricade su di noi un prezzo chiaramente elevato, legato a un’economia speculativa che non considera la salute, il costo sociale e la perdita dell’irrinunciabile biodiversità.
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