Descrizione
Racconti all’ombra nasce da un ricordo d’infanzia. Un ricordo vivo, che mi porto dentro da sempre. Questo ricordo è un albero grande e maestoso che, impollinato dal vento, offre cibo agli animali lasciando cadere un frutto chiamato ghianda. È una meraviglia della natura la quercia. La sua figura emana forza e solidità. La sua ombra è rassicurante, si percepisce un senso di protezione, come fosse un grand’uomo dalla voce calda e profonda. Arrivata la primavera abbandonavo i miei testi di scuola per studiare su altri libri. Avevano un peso diverso e consumati, non più intonsi. Erano libri dalla voce roca e la pelle rugosa, rugosa di vissuto vero, e spesso amaro. Nel tardo mattino di ritorno dalla campagna, dove avevano lasciato il sudore dall’alba, si riunivano all’ombra di maestose querce, la cui solennità offriva loro frescura e riposo.
Io, allora bambino, spinto dal desiderio di conoscere un sapere autentico, marinavo la scuola e correvo verso quegli alberi meravigliosi. Avevo trovato la mia agorà e aspettavo il ritorno dei saggi, per ascoltare i loro racconti. Lo scampanellio e i campanacci dei loro fedeli e silenziosi amici di fatiche, ne annunciavano il rientro, prima della meritata sosta all’abbeveratoio. In lontananza intravedevo delle figure che, nel loro lento incedere, portavano il silenzio di chi sa di avere il vissuto necessario per sedere al pergamo dell’ombra. Tra un sorso di vino e una boccata di tabacco, mi parlavano del loro vissuto, del vento, della pioggia, della loro conoscenza sulla natura e il suo rapporto con la luna. Mentre ascoltavo in religioso silenzio e osservavo le rondini, il cui volo disegnava linee semplici e pulite, mi donavano calore, umanità e sapere, senza chiedere nulla in cambio. Se non, forse, riporre nell’infanzia la speranza di un non ripetersi del duro passato. Le parole svelavano quanto i muscoli avevano dovuto apprendere, trasformando la forza di un tempo in saggezza. A me l’inconsapevole fortuna dell’udire, all’ombra il sapere di custodire.
Con Racconti all’ombra desidero donare al prossimo, quella magia che la fortuna ha voluto conoscessi in tenera età. Magia che, fin dagli albori dell’umanità, vive nel tempo e si manifesta nella forma di conoscenza più antica che l’uomo conosca: il racconto.
Gianni Pirollo
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